Case in Legno Prefabbricate_ le pratiche burocratiche necessarie

Case in Legno Prefabbricate: quali sono le pratiche burocratiche necessarie e chi se ne occupa?

Case in Legno e quadro normativo

Le case prefabbricate in legno sono sempre più apprezzate in Italia. Termicamente isolate e confortevoli, vengono realizzate in tempi rapidi e a costi certi per l’acquirente.

Pur distinguendosi per molti aspetti dalle costruzioni tradizionali in muratura, gli edifici in legno a basso consumo energetico non rappresentano una categoria edilizia con proprie regole, trattandosi di costruzioni permanenti a tutti gli effetti, soggette ai medesimi obblighi normativi.

A parità di caratteristiche progettuali, legno e laterocemento condividono il medesimo percorso autorizzativo, così come devono rispettare entrambi le norme vigenti in materia di statica ed antisismica, termica, acustica, antincendio, igiene, parametri edilizi (altezza, distanze, dimensioni) e decoro urbano.

L’iter burocratico

L’iter burocratico varia in base al Comune ed alla Regione di appartenenza, ma quasi sempre impone l’ottenimento di un Permesso di Costruire (in rari casi basta una S.C.I.A.), trattandosi prevalentemente di nuova costruzione.

Solitamente, le pratiche da presentare sono:

Il Permesso di Costruire

E’ la pratica iniziale, mediante la quale si richiede all’ufficio tecnico comunale di approvare il progetto per poter iniziare i lavori di costruzione. Il Permesso di Costruire comprende un gran numero di elaborati come la relazione geologica e geotecnica (a cura del geologo), la relazione energetica ex L.10 (a cura del termotecnico), i requisiti acustici passivi (a cura del tecnico acustico).
Modifiche al progetto in corso d’opera possono comportare la presentazione di una o più Varianti al Permesso di Costruire, sotto forma di S.C.I.A. (con un iter più snello).

La Comunicazione di Inizio Lavori

Una volta ottenuta l’autorizzazione edilizia, possono iniziare i lavori di costruzione che devono essere comunicati formalmente al Comune di appartenenza mediante una comunicazione scritta in cui si deve indicare la data di inizio lavori ed i soggetti coinvolti nella costruzione (imprese, Direttore dei Lavori, Ingegnere strutturista).
Contestualmente vanno depositati in Comune gli elaborati progettuali inerenti le strutture in legno e in cemento armato, comprensivi di relazioni di calcolo, comunicando il nominativo del collaudatore statico. Va inoltre preparato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione il Piano di Sicurezza e Coordinamento del cantiere e data comunicazione all’ASL competente dell’inizio dei lavori mediante Notifica Preliminare.

La Comunicazione di fine dei lavori strutturale

Va comunicata con pratica a parte (relazione a strutture ultimate), seguita dal collaudo statico a strutture portanti ultimate.

La Comunicazione di fine dei lavori con agibilità

A cantiere concluso, il Direttore dei lavori provvede a comunicare al Comune la chiusura dei lavori, dichiarando che l’edificio risulta agibile. A tale pratica verranno allegati l’accatastamento dell’edificio, il Certificato Energetico, le dichiarazioni di conformità degli impianti elettrico, fotovoltaico ed idrotermosanitario.

Il progettista incaricato delle pratiche

In molti casi l’acquirente si rivolge direttamente ad una ditta costruttrice di case in legno, la quale può occuparsi della presentazione delle pratiche necessarie in Comune, avvalendosi di un professionista di propria fiducia, se il cliente non è in grado di reperire un tecnico in proprio. Tale figura deve essere in possesso di una laurea in Architettura o Ingegneria o di un diploma di Geometra ed iscritto all’Albo o Ordine di appartenenza.
Va sottolineato che il progettista incaricato è sempre necessario, in quanto previsto per normativa.

I professionisti coinvolti

Egli deve essere supportato da altri tecnici che dovranno a loro volta ricoprire un ruolo preciso all’interno del pacchetto dei professionisti ed in particolare:

  • Il Direttore dei Lavori
    Può coincidere con il progettista ed è una figura che dovrebbe sempre essere svincolata dall’azienda costruttrice, il cui compito è la direzione tecnica del cantiere.
  • Lo strutturista
    Ha il compito di progettare le strutture lignee e di fondazione, in molti casi ricopre anche il ruolo di Direttore dei Lavori delle strutture (se tale mansione non è assorbita nella D.L. generale).
  • Il collaudatore statico
    Deve essere una figura non coinvolta in alcun modo nella progettazione e nella direzione dei lavori; va incaricato direttamente dal committente.
  • Il geologo
    Si occupa delle valutazioni in merito alla natura del terreno al di sopra del quale verrà realizzato l’edificio.
  • Il termotecnico
    Deve occuparsi delle valutazioni e dei calcoli termici. In molti casi coincide con il progettista degli impianti idrotermosanitari.
  • Il certificatore energetico
    Al pari del collaudatore statico, egli non deve essere coinvolto in alcun modo nella progettazione e nella direzione dei lavori e va incaricato direttamente dal committente.
  • Il tecnico acustico
    Deve occuparsi delle valutazioni e dei calcoli acustici, al fine di rientrare nei limiti di legge.
  • Il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) ed esecuzione (CSE)
    Si occupa della gestione della sicurezza dei lavoratori in cantiere. Può coincidere con il progettista, lo strutturista e la Direzione Lavori.
  • Il topografo
    Ha il compito di effettuare i rilievi strumentali sul posto e di presentare l’accatastamento dell’edificio presso l’Agenzia delle Entrate.

 

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: Le figure professionali necessarie per realizzare una casa in legno

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