Adattare un Progetto in Muratura al Legno

Adattare il Progetto di una Casa in Muratura al Legno

Come abbiamo detto più volte, le case prefabbricate in legno sono edifici veri e propri che nulla hanno a che vedere con casette, annessi, case mobili o su ruote, container, etc.

Sono strutture a carattere permanente e devono soddisfare tutti i requisiti normativi previsti per le costruzioni in materia di statica, antisismica, termica, acustica, sicurezza nei cantieri, antincendio, regolamenti edilizi e d’igiene.

Legno o muratura, stesse regole

I sistemi costruttivi in legno vanno pertanto considerati come soluzioni alternative alla muratura tradizionale, rispetto alla quale si differenziano per la modalità di posa a secco degli elementi grezzi che costituiscono l’involucro. Tempi di realizzazione ridotti, costi certi, bassi consumi energetici, elevati livelli di comfort termo-acustico, sono solo alcuni dei punti di forza delle case prefabbricate.

In genere volumi edilizi di dimensioni contenute, come le case di abitazione unifamiliari, possono essere realizzati indifferentemente in legno o in laterocemento.

Tra le due soluzioni vi saranno inevitabili differenze dovute al diverso spessore dei muri portanti e divisori, alla gestione dell’impiantistica elettrica ed idrotermosanitaria, ai pacchetti di isolamento termoacustico.

La scelta del sistema costruttivo

La scelta del sistema costruttivo è quasi sempre determinata a monte, prima di iniziare la progettazione.

Chi sceglie di realizzare una casa in legno ha compiuto quasi sempre un percorso che ha portato a scartare la muratura tradizionale in partenza, dopo avere visitato fiere e cantieri, oltre ad avere approfondito il tema su internet navigando attraverso portali della bioedilizia, siti aziendali, blog e forum.

Alcune persone restano indecise tra legno e muratura sino all’ultimo momento, valutando in corsa quale possa essere l’opzione più economica.

E’ opinione diffusa che le case prefabbricate siano meno costose rispetto agli immobili in laterizio, idea che non trova però reale riscontro nella realtà.

Le case in legno a basso consumo sono infatti economicamente comparabili con i sistemi costruttivi in muratura termicamente isolata. Significative oscillazioni di prezzo sono dovute unicamente alle scelte di capitolato (grezzo, impiantistico e di finitura).

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: Quanto Costa Costruire una Casa al Mq (Prezzi Casa Tradizionale Vs Casa in Legno)

Differenze tra edifici in legno o in laterocemento

Un progetto ideato all’origine per la realizzazione in legno risulta quasi sempre ottimizzato sotto il profilo statico-costruttivo.

Un approccio bioclimatico corretto dovrebbe portare alla progettazione di edifici a pianta compatta ed orientati secondo il percorso solare.

Il legname da costruzione è un materiale resistente ed elastico, permettendo di realizzare edifici robusti e duraturi, a pareti intelaiate o a pannelli massicci. Un approccio corretto al progetto di una struttura in legno da parte del professionista può valorizzare le qualità strutturali del materiale, contenendo i costi complessivi per la costruzione.

Negli ultimi anni, molti tecnici hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi al settore delle case prefabbricate, grazie a convegni e corsi di formazione professionale. Le stesse aziende hanno tutto l’interesse ad avvicinare i progettisti, che possono a loro volta richiedere preventivi, proponendo ai propri committenti un’alternativa alle tradizionali imprese del laterocemento.

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: I Progettisti della Bioedilizia: passione, etica e sostenibilità

Adattare il Progetto di una Casa in Muratura al Legno

Un progetto ideato espressamente per la realizzazione in muratura e calcestruzzo armato può essere adattato quasi sempre al legno senza troppi compromessi. I carichi statici, le forze e le sollecitazioni esercitate su fabbricati di ridotte dimensioni, come le case di abitazione singole o bifamiliari, sono di modesta entità.

L’adattamento al legno di un progetto in muratura può tuttavia risultare economicamente oneroso, innalzando il costo finale dell’edificio al metro quadro sino a 3-400 €/mq, a parità di superficie con edifici di analoghe dimensioni e caratteristiche. Oltre all’incremento dei costi vi è il rischio di introdurre modifiche planimetriche per spostare pareti, ridurre l’ampiezza delle vetrate, inserire travi e pilastri originariamente non previsti. Tali variazioni non risultano sempre accettabili per le aspettative dei clienti, in quanto possono stravolgere alcuni aspetti dell’immobile rispetto al progetto originale.

Travi portanti, pareti esterne e pareti interne

Uno scheletro portante a setti, pilastri e travi in cemento armato libera i muri verticali da compiti strutturali, assegnando alle pareti esterne la sola funzione di tamponamento, mentre i muri interni fungeranno da semplici divisori tra gli ambienti. Anche la distanza tra gli appoggi delle travi dei solai può risultare elevata, permettendo la creazione di ambienti open space vuoti di ampie dimensioni.

Questo approccio non è tuttavia corretto adottando una struttura portante in legno.

I muri dovranno essere dimensionati correttamente, mantenendo una buona corrispondenza tra le pareti dei vari piani (per gli edifici a più livelli). Luci libere di ampiezza maggiore a 5-6 metri richiedono rinforzi strutturali, come travi di appoggio sottosporgenti o elementi in acciaio.

L’inserimento di travi e pilastri in acciaio può risultare necessario soprattutto in zone ad elevato rischio sismico o per volumi “svuotati” o ampiamente vetrati, in cui risulti insufficiente il ruolo di controventamento delle pareti portanti.

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