Case in Legno economiche: esistono davvero

Case in Legno economiche: esistono davvero?

Le moderne case in legno a basso consumo offrono soluzioni costruttive durevoli, sicure, sostenibili ed energeticamente efficienti. I tempi di realizzazione ridotti ed i costi certi sono tra gli aspetti più interessanti, ma non si può certamente affermare che si tratti di sistemi economici.

Prezzi e qualità dell’edilizia passata

Quando si parla di prezzi delle case prefabbricate si deve inevitabilmente fare un confronto diretto con le costruzioni in muratura tradizionale che restano il principale riferimento del settore.

Negli anni passati il tema del risparmio energetico degli edifici non era la priorità ed era consentita la realizzazione di fabbricati moderatamente disperdenti. Anche il calcolo e le verifiche termotecniche di legge permettevano un discreto adattamento dei numeri ed era abbastanza diffusa la realizzazione di immobili in classe B o C… puramente teorica.

Nella realtà dei cantieri l’impiego di materiali isolanti di ridotto spessore e una scarsa cultura da parte di tecnici ed imprese costruttrici portava a sottovalutare aspetti esecutivi essenziali, in particolare modo l’eliminazione dei ponti termici.
Questo approccio permetteva di contenere parecchio i costi complessivi di realizzazione degli edifici in muratura, aumentando il guadagno di imprese e società immobiliari, sino all’esplosione della bolla speculativa con il crollo dei prezzi avvenuto nel 2008.

Il tema del risparmio energetico degli edifici

Nel frattempo il settore delle case prefabbricate in legno iniziava la sua graduale penetrazione nel mercato immobiliare, soprattutto nelle regioni del nord Italia, avvalendosi di una ricetta semplice e consolidata.
Gli edifici in legno consumano poca energia grazie al connubio tra legno strutturale ed isolanti termici di elevato spessore. I costi erano sostanzialmente allineati con quelli delle costruzioni in laterocemento, rendendo appetibile l’alternativa del legno, soprattutto per l’elevato livello di comfort termoacustico ed i bassissimi costi di gestione energetica.

L’aumento delle performance energetiche e dei costi di costruzione

I prezzi medi dell’edilizia in legno hanno subito un graduale aumento di anno in anno, in quanto l’obiettivo energetico si sta avvicinando sempre più al concetto di casa passiva a consumo zero. Ovviamente le caratteristiche di questi edifici, unitamente ad un’impiantistica termica sempre più sofisticata, hanno un impatto non indifferente sui costi di costruzione complessivi.

Anche l’edilizia del mattone ha dovuto modificare drasticamente il suo approccio, adeguandosi al trend generale che impone alle nuove costruzioni di essere sostenibili e termicamente isolate, impiegando materiali bioedili e traspiranti. Ovviamente i prezzi hanno subito di conseguenza una sensibile impennata.

Le case in legno super economiche

In questo scenario è tuttavia possibile trovare aziende che propongono soluzioni economiche per la costruzione di edifici in legno, con tanto di cataloghi e prezzi esposti.
E’ sufficiente navigare sul principale motore di ricerca per scovare decine di siti web con offerte allettanti e cifre assolutamente fuori mercato. Ovviamente la realtà è assai diversa da come viene presentata.

Nella maggior parte dei casi si tratti prezzi relativi alla sola fornitura del materiale grezzo, esclusi i costi di montaggio (posa in opera, vitto ed alloggio degli operai), ponteggi e mezzi di sollevamento.
Ovviamente non sono compresi quasi mai gli infissi, gli impianti e le finiture. Quando sono inclusi, le caratteristiche risultano estremamente basilari e del tutto incompatibili con gli standard abitativi moderni.
Manca qualsiasi certificazione ed il livello qualitativo è più vicino alle casette da giardino o ai bungalow da campeggio, nei casi migliori.

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: Casa in legno o Casetta in legno? Questione di intenti

I Costruttori dell’Est

Un capitolo a parte meritano le aziende dell’est Europa, in particolare rumene (ma anche bosniache, estoni o lituane). In questo caso i prezzi economici sono dovuti in parte al mercato interno di questo paese che in generale presenta un costo della vita molto più basso rispetto alla media dei paesi europei.

Nella maggior parte dei casi, l’assenza di certificazioni valide, come le marcature CE, rendono problematica la costruzione in Italia di queste strutture nel rispetto delle norme tecniche.

Come risparmiare senza perdere qualità

Il mercato delle case prefabbricate in legno, al pari di qualsiasi settore (come ad esempio quello automobilistico), offre tuttavia un’ampia gamma di soluzioni e prezzi.

La fascia economica consente di realizzare edifici ad uso abitativo confortevoli e sicuri, termicamente isolati, con buone caratteristiche complessive.

Le piccole Aziende

Si tratta di aziende di dimensione medio-piccola, che possono risparmiare sui costi fissi di gestione, al contrario dei grandi prefabbricatori del legno.
I pacchetti “base” sono inevitabilmente costituiti da materiali e sistemi costruttivi economici, ma non per questo scadenti. Nella maggior parte dei casi, sono le medesime soluzioni costruttive che si impiegavano una decina di anni fa, superati ma comunque accettabili, se l’esigenza prioritaria è il contenimento complessivo dei costi.

Soluzioni “modello”

Alcune ditte offrono soluzioni a catalogo interessanti ed architettonicamente accattivanti, suddivise per stile, dimensione, numero di piani e distribuzione degli ambienti. Le “case modello” consentono un certo risparmio, in quanto le aziende ottimizzano progetto e capitolati per venire incontro alle esigenze dei clienti con un budget di spesa ben definito.

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: Progettare una casa in legno: modelli “a catalogo” vs case su misura

Scegliere il Grezzo avanzato

Altre forme di risparmio sono possibili acquistando l’edificio ad un livello grezzo avanzato, finito esternamente, senza impianti e finiture e completando i lavori per conto proprio, avvalendosi di ditte locali.
In questo caso la minore spesa è compensata da una maggiore difficoltà nella gestione del cantiere, risultando più complicato il coordinamento tra le ditte, con un possibile slittamento dei tempi di consegna rispetto al “chiavi in mano” affidato ad un unico interlocutore.

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