Progettare Casa: Mansarda, Soppalco o Secondo Piano?

Progettare Casa: Mansarda, Soppalco o Secondo Piano?

Suddividere gli ambienti della casa: zona giorno e zona notte

Il progetto di una nuova costruzione prevede innanzitutto di stabilire il numero, la dimensione e la distribuzione degli ambienti.
Una semplice villetta di abitazione va suddivisa in due macro zone principali (giorno e notte), con una dotazione variabile di locali di servizio come autorimessa, corridoi e disimpegni, ripostigli, vano impianti e lavanderia, portici e terrazze.

Tali ambienti possono essere accorpati in un unico livello o separati su più piani fuori terra, con eventuale interrato.

Casa su due livelli o su un unico piano?

Uno sviluppo del corpo edilizio su due piani risulta particolarmente vantaggioso, in quanto consente di ottimizzare gli spazi, limitando i costi di costruzione, soprattutto se si opta per una planimetria di forma semplice ed un volume compatto.

Una distribuzione classica e funzionale di una casa a due piani prevede di destinare il piano terra a zona giorno, con ingresso, soggiorno, pranzo e cucina.
Quasi sempre a questo livello è previsto un piccolo bagno di servizio, oltre alla scala di collegamento con il piano superiore.

Se non è presente un interrato, al piano terra si troverà anche una zona destinata al ricovero delle autovetture (box autorimessa o carport aperto), un locale impianti con lavanderia ed un porticato esterno.

Al primo piano verranno ricavate le camere da letto con uno o più bagni di servizio.

Una soluzione alternativa diffusa è la casa monopiano.
Come suggerisce il nome, tutti gli ambienti sono ubicati al piano terra (se non è previsto un piano interrato).

Il principale vantaggio di una distribuzione monopiano è la comodità di vivere in un alloggio senza scale e barriere architettoniche, una caratteristica particolarmente gradita se sono presenti persone con disabilità o in età avanzata.

Le case su un unico piano hanno sempre costi superiori a quelle a due piani fuori terra, in quanto l’eliminazione della scala non risulta compensata economicamente dallo sviluppo raddoppiato della superficie del tetto e delle opere di fondazione.
Quest’ultime sono opere i cui costi impattano notevolmente sul prezzo della casa.

Anche il lotto di terreno deve essere di dimensioni superiori per ospitare adeguatamente il fabbricato.

PER APPROFONDIRE, LEGGI ANCHE: Quanto grande deve Essere un Terreno per ospitare una Casa di 100 Mq?

Il piano mansardato: razionale ed economico

Se si vuole risparmiare ulteriormente, una casa su due piani dovrebbe avere un primo piano del tipo “mansardato”, ovvero privo di un secondo solaio e una soprastante soffitta (agibile o meno).

Questa soluzione prevede quasi sempre di lasciare a vista le travi del tetto, senza cartongessi o controsoffitti, con notevoli vantaggi estetici.
Un piccolo svantaggio è il fatto di avere zone di altezza diversa nel caso di tetti a falde, con una misura massima in corrispondenza del colmo della copertura.

Riassumendo, una pianta regolare, un volume semplice e compatto ed un primo piano mansardato possono sicuramente spostare verso il basso il prezzo di una casa di abitazione.

Si tratta di scelte che non penalizzano l’architettura complessiva dell’edificio e che possono massimizzare il rendimento energetico; un involucro compatto tendente alla forma cubica è il più efficace per minimizzare le dispersioni termiche, in quanto minore la superficie a contatto con l’ambiente esterno è minima rispetto a volumi complessi con rientri ed aggetti.

Fino a che punto è possibile l’abbassamento della copertura?

La maggior parte dei regolamenti edilizi impone un’altezza media minima pari a 2,70 metri per gli ambienti abitabili sottotetto come le camere (2,40 per bagni ed ambienti di servizio).
Una accorta progettazione può portare a sfruttare al massimo il volume e, di conseguenza, ad abbassare i costi di costruzione al minimo.

Abbassando progressivamente l’altezza del tetto, alcune zone perderanno i requisiti di abitabilità e dovranno essere declassate a soffitta, ma sarà comunque possibile inserire dei locali agibili in corrispondenza delle zone del tetto di maggiore altezza. Questa scelta può comportare un ulteriore piccolo risparmio, penalizzando la funzionalità delle zone di altezza inferiore.

Il piano soppalcato

Una soluzione interessante è il cosiddetto “soppalco“; il soppalco è semplicemente un solaio che andrà a suddividere un locale (o parte di una zona di altezza sufficiente, ad esempio il soggiorno), ricavando ulteriore superficie calpestabile abitabile.

Questi vani rappresentano quasi sempre una piccola disponibilità di spazio adibito a zona lettura o relax.

La loro collocazione è sempre vincolata all’altezza lorda disponibile, in quanto dovrebbe essere sempre garantita una misura minima di 2,10/2,20 metri per entrambi i vani (sottostante e soprastante, in base ai regolamenti).

Considerando uno spessore di 20 centimetri per la struttura del solaio, significa avere a disposizione, per l’ambiente in cui si intende inserire un soppalco, un’altezza complessiva non inferiore a 4,40/4,60 metri.

Lo studio di fattibilità del Soppalco: alternativa al Secondo Piano?

Il soppalco non può essere considerato in alcun modo un’alternativa al classico secondo piano, ma rappresenta semplicemente una soluzione razionale per sfruttare al massimo lo spazio disponibile in un alloggio, “spremendo” ogni centimetro dalle zone di maggiore altezza.

Escludendo soluzioni di fortuna o abusive, per soppalcare un vano vanno garantiti, oltre alle altezze minime suddette, adeguati rapporti illuminanti e superfici minime di legge.

Il soppalco può essere previsto in progetto all’origine o essere ricavato successivamente in un edificio esistente. In entrambi i casi va assicurata la stabilità della costruzione, calcolando staticamente il nuovo solaio, che andrà a gravare con un ulteriore carico sulla struttura portante.

Il solaio può essere composto da travi in legno o acciaio con soprastante tavolato ligneo o da pannelli pieni in xlam, con l’accortezza di limitare il più possibile lo spessore complessivo di tale struttura, al di sopra della quale andrà posizionato il pavimento di finitura.

Il soppalco nelle nuove costruzioni e negli edifici esistenti

Per le nuove costruzioni, la vera vocazione del soppalco è soprattutto la possibilità di progettare ambienti scenografici di rappresentanza come soggiorni a doppia altezza, movimentando lo spazio giorno con creatività.

Nelle costruzioni esistenti, il soppalco rappresenta soprattutto una soluzione per ottenere ulteriore spazio di servizio, in quanto non sempre sarà possibile ricavare stanze vere e proprie a causa delle limitate dimensioni, dei limiti di altezza e delle carenze di illuminazione ed aerazione, che non consentono la classificazione ad uso abitativo di questi vani.

Resta in ogni caso una soluzione con una propria qualità, in quanto zona intima da vivere per il riposo e la lettura, mentre i soppalchi di minime dimensioni possono essere adibiti a deposito o ripostiglio.

 

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