Proroga Superbonus 110: cosa sapere sul SAL 30%

Proroga Superbonus 110%: quello che devi sapere sul SAL al 30%

Legge di Bilancio: la Proroga dei Superbonus

Con la pubblicazione della Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale, ecco arrivata la proroga del Superbonus al 110% e, di pari passo, il dibattito attorno ad uno temi più caldi in materia: il Sal al 30%, condizione necessaria ed obbligatoria per ottenere la proroga al 31.12.2022 per le abitazioni unifamiliari.

Nella Legge di Bilancio, infatti, è stata disposta una proroga lunga per le abitazioni plurifamiliari, come i condomini. Per le unifamiliari è invece prevista una proroga fino a fine anno, vincolata al raggiungimento del Sal al 30% entro il 30 giugno.

Leggi l’ultimo aggiornamento in materia —-> Decreto Aiuti: nuova proroga del Superbonus 110 per le Unifamiliari

Ma cos’è il Sal? Chi lo elabora? Come si calcola il 30% dei lavori? Ci sono le condizioni per ottenere la proroga anche per chi inizia ora i lavori?

Cerchiamo di rispondere in modo semplice a queste domande.

Cos’è il Sal?

Il Sal al 30% è una dichiarazione di Stato Avanzamento Lavori, un documento che va compilato per definire l’avanzamento dei lavori in cantiere.
A differenza delle detrazioni fiscali, per le quali vincolante è il pagamento, entro una certa data, delle fatture relative ai lavori da effettuare, per attestare lo Stato dei Lavori bisogna compilare un’apposita dichiarazione dove si definisce lo stato effettivo delle opere realizzate in cantiere sulla base del computo metrico estimativo.

Quindi il pagamento degli acconti, senza un reale avanzamento in cantiere dei lavori, non contribuisce a raggiungere il 30% e di conseguenza non dà diritto alla proroga del 110%.

Chi deve firmare il Sal al 30%?

Per sapere come ottenere il Sal al 30% è necessario rivolgersi al proprio direttore dei lavori, cioè l’ingegnere, l’architetto o il geometra responsabile della direzione del cantiere. E’ a lui che spetta redigere il Sal, allegando la documentazione a garanzia della sua dichiarazione (ad esempio le foto delle installazioni).

Il direttore dei lavori non va confuso con l’asseveratore, cioè il termotecnico che carica sul portale ENEA la pratica del 110%.
Proprio per le sue responsabilità, tra cui organizzare le maestranze e coordinarle, far procedere in modo ordinato e celere il cantiere, il direttore dei lavori è una figura che riceve un compenso importante, presente tra i computi metrici estimativi.

Cos’è un computo metrico estimativo?

Il computo metrico estimativo è un documento obbligatorio e necessario per capire quali spese sono comprese nel Superbonus e quali ne rimangono fuori.
Ogni singolo intervento o attività nel cantiere è presente e descritta all’interno del computo metrico e per ciascun elemento è previsto un compenso sulla base di prezziari regionali, etc.
All’interno di un computo metrico ben dettagliato, le voci possono spaziare dalla demolizione del massetto allo smontaggio dei vecchi serramenti, dalla rimozione della vecchia caldaia alla posa del nuovo generatore.
Nel computo metrico sono dunque incluse anche le spese relative alle demolizioni oltre che alle installazioni.

Come si calcola la percentuale del Sal al 30%

Non è facile definire in maniera univoca e oggettiva la percentuale di un avanzamento di cantiere, ma la percentuale del Sal è un numero ben definito, calcolato in funzione delle opere descritte nel computo metrico.
Prendendo in considerazione le singole voci realizzate, si calcolerà se si è raggiunta o meno la soglia del 30% di avanzamento dell’intero importo computato per i lavori rientranti nel Superbonus per quel cantiere.

La soglia del 30% è rispetto alle sole spese Superbonus

Sulla base di quanto detto, il 30% va calcolato sull’intero importo Superbonus 110%.

Così è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta numero 538 del 2021, circa la determinazione del 60% per la proroga degli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, che era appunto vincolata al Sal al 60%.

Rifacendosi allo stesso principio, se in questo momento dell’anno si stanno affrontando dei lavori al 110%, sia per Sismabonus che per Superbonus, il 30% che si dovrà asseverare è quello dell’intero cantiere. Sia per opere al 110% – Sismabonus e Ecobonus – che per opere al 50%, definite da apposito computo metrico.

Un esempio: va fatto il rifacimento di un tetto e l’impresa edile sta per partire con i lavori di demolizione e costruzione della nuova struttura.

Il singolo intervento di Sismabonus potrebbe forse essere sufficiente per raggiungere il Sal al 30% e, di conseguenza, ottenere la proroga lunga su tutti gli altri futuri interventi, come serramenti nuovi, fotovoltaico e pompa di calore, i cui tempi di consegna sono però più incerti.

A quel punto anche lo svolgimento di opere interne al 50% potrebbe aiutare a raggiungere la soglia del 30% necessaria per la proroga lunga.

Per capire meglio, si deve conoscere la differenza tra Sal per proroga del Superbonus e Sal per la cessione del credito.

Asseverazione del Sal al 30% per la cessione del credito

Ai fini della detrazione, fanno fede le spese sostenute e documentate da bonifici e fatture. Per la determinazione dei crediti fiscali – cioè l’asseverazione del Sal al 30% – le opere di Sismabonus 110% e Superbonus 110% vanno contabilizzate separatamente.

Come specificato dall’AE anche nel recente interpello 53/2022per interventi di efficienza energetica e antisismici, ammessi al Superbonus, il Sal viene effettuato separatamente per ciascuna categoria di intervento agevolato, ma sul totale delle spese ad essi riferito e non sull’importo massimo di spesa ammesso alla detrazione.

Perciò, ai fini della cessione del credito, serve un SAL al 30% sotto forma di un’asseverazione fatta da un termotecnico, in cui si certifica che per dei lavori effettuati sono state sostenute delle spese in una tot percentuale.
Con l’asseverazione si matura un credito fiscale, che si traduce in detrazione e può essere anche ceduto alla banca.

Lo Stato Avanzamento Lavori che serve per ottenere la proroga delle scadenze è un documento completamente scollegato dalla detrazione fiscale.
Il Sal al 30% per ottenere la proroga si calcola sui valori economici in riferimento alle opere realizzate, non a quelle pagate.

Inoltre, è una dichiarazione che al momento non va presentata, ma solo conservata per eventuali controlli.

Il nostro consiglio, tuttavia, è di abbinare il Sal al 30% di avanzamento lavori per ottenere la proroga e l’asseverazione al 30% per la cessione di crediti (qualora si opti per questa soluzione) per poter contare su una garanzia ufficiale, documentata e protocollata dall’Agenzia delle Entrate e da Enea, che in quanto tale è inattaccabile.

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2 Commenti su “Proroga Superbonus 110%: quello che devi sapere sul SAL al 30%
  1. un delucidazione chiara e chiarificatrice, però una domanda vorrei farla: in caso di cessione del credito alla banca per avere diritto alla liquidazione del 30% del sal è necessario ed indispensabile allegare alla richiesta anche i bonifici parlanti per un importo pari almeno al 30%

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