Legno e Bioedilizia per mettere al sicuro le Scuole

Legno e Bioedilizia per mettere al sicuro le Scuole italiane

La situazione delle Scuole italiane

Il XIX Rapporto di Legambiente sulla qualità delle Scuole italiane, denominato Ecosistema Scuola, dipinge, da anni, un quadro generale sulle strutture, sui servizi e sull’edilizia scolastica.

L’ultimo Rapporto, uscito nel 2018, evidenzia come, nonostante i noti e tristi episodi di incidenti riguardanti le strutture scolastiche, specialmente quelli di carattere sismico, ci siano ancora grandi differenze tra le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud del Paese. Eppure nel Meridione 3 scuole su 4 si trovano in aree a rischio sismico elevato, Zone 1 o 2 sulla scala di classificazione sismica nazionale.

Il lavoro di Legambiente prende in considerazione molti aspetti del mondo della Scuola, ma in questo articolo, senza soffermarci sulle questioni di carattere organizzativo generale dell’ambiente scolastico, come servizi di base e manutenzione ordinaria, proviamo a fare uno zoom sull’aspetto che, invece, ci riguarda più da vicino: l’utilizzo della bioedilizia nelle strutture scolastiche.

Scuola e Bioedilizia

Come è risaputo, un edificio con struttura lignea permette alle onde sismiche derivanti da una scossa di terremoto di essere dissipate dallo stesso materiale da costruzione: il legno. Infatti, grazie alle sue proprietà naturali di elasticità e resistenza, il legno assorbe le onde di un terremoto permettendo all’edificio di non crollare, al contrario di quanto accade spesso per gli edifici tradizionali in muratura, più rigidi e vulnerabili.

Verrebbe naturale, quindi, pensare che le strutture più delicate, come quelle scolastiche, vengano sempre costruite in modo sicuro e sostenibile. Invece, purtroppo, non è così.

Dal Rapporto Ecosistema Scuola 2018 emerge che, su un totale di circa 5.725 scuole, la media nazionale di edifici scolastici costruiti in bioedilizia sia soltanto dell’1%, ovvero solo 57 scuole in tutta Italia. Qualcosa in più rispetto al passato, nel 2012 erano lo 0,6%, ma ancora troppo poco.

La regione con il maggior numero di scuole realizzate con questi criteri è il Trentino Alto Adige, i cui capoluoghi guidano sugli altri la classifica, con un 6% di scuole in bioedilizia. Questa regione ha, infatti, portato avanti un’ostinata politica di sicurezza scolastica, spendendo in 5 anni circa 175.000 € per edificio, in manutenzione straordinaria, innovazione e adeguamento antisismico.

Decisamente in controtendenza rispetto alle altre regioni, specialmente del Sud e nelle Isole, i cui capoluoghi si trovano tutti oltre la trentesima posizione della lista, eccezion fatta per Cosenza, al 17° posto, che, grazie alla tenacia degli amministratori, ha reperito fondi per certificare tutte le scuole. Latina, Foggia e Messina chiudono la classifica.

Edifici scolastici in bioedilizia

Si evidenzia, comunque, un dato con un incremento positivo. Ovvero che gli edifici scolastici su cui sono stati eseguiti interventi di adeguamento antisismico, anche se non attraverso i dettami della bioedilizia, sono il 14,2%, in aumento di quasi il 6% rispetto al 2012.

Anche le verifiche sulla vulnerabilità sismica iniziano a prendere peso, con il 32,9% degli edifici che ne hanno beneficiato (21,1% nel 2012).

Esempi virtuosi

La bioedilizia e la scuola sono due realtà che sembrano fatte per muoversi insieme. Sono moltissime le Aziende che operano nel settore della costruzione di prefabbricati in legno che progettano e realizzano case in legno, ampliamenti, sopraelevazioni ed edifici di ogni sorta, compresi quelli a vocazione scolastica.

Gli esempi di pregio non mancano:

Asilo in Legno a Casal Palocco – Technowood.

Asilo in legno realizzato a Roma dall’azienda umbra COSTANTINI LEGNO – L.A. COST 

Scuola prefabbricata in legno “Socciarelli” di Ancona – Subissati

 

Purtroppo sono ancora pochi, ma speriamo che il rigenerante vento di ecosostenibilità che inizia a farsi sentire possa cambiare le cose.

Il Governo precedente, ad esempio, attraverso il concorso internazionale #ScuoleInnovative, ha premiato 51 progetti per altrettante nuove scuole innovative, antisismiche, in bioedilizia e con sistemi di efficienza e produzione energetica.

Gli altri vantaggi di una Scuola ecosostenibile

Costruire in bioedilizia, tra le altre cose, non significa solo sicurezza antisismica, ma anche ottenere dagli edifici un risparmio economico non indifferente. Infatti, gli innovativi sistemi costruttivi degli edifici in legno permettono un efficientamento energetico eccezionale.

L’utilizzo di fonti rinnovabili nelle scuole è, infatti, cresciuto rispetto al 2012 di circa il 5%. Non moltissimo, ma sicuramente in via di incremento per il prossimo futuro.

L’installazione di impianti adeguati, come le pompe di calore e gli impianti di produzione di energia rinnovabile, potranno portare benefici nei conti della scuola in breve tempo, offrendo nel contempo agli studenti un comfort senza eguali dal punto di vista del benessere negli interni.

Senza dimenticare, naturalmente, i benefici di un’aria più pulita grazie ai materiali naturali e agli impianti di depurazione dell’aria.

Insomma, i miglioramenti che si potrebbero ottenere con scuole in bioedilizia, che integrino sistemi diversi per l’ottimizzazione energetica, sono davvero moltissimi. Ci auguriamo che i nuovi progetti scolastici vadano in questa direzione, per una scuola più salubre, sicura e sostenibile.

 

 

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