Infissi e serramenti in ottica green
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Immaginiamo di acquistare una casa in bioedilizia per i grandi vantaggi energetici derivanti da pareti costruite con le migliori tecnologie isolanti, da un tetto appositamente studiato per l’efficienza energetica e da sistemi di climatizzazione all’avanguardia. Bene, tutte queste accortezze risulterebbero vanificate se non fossero completate dalla giusta scelta di infissi e serramenti. È da questi canali, infatti, che la casa ha i maggiori contatti con l’esterno e, in particolare nelle case green, scegliere serramenti adeguati significa ottimizzare ed esaltare le prestazioni di tutta l’abitazione.
Vediamo il perché e quali siano le scelte più efficaci per un maggiore isolamento termico in questo nuovo articolo dedicato alle cosiddette “caratteristiche green“.
Le parti di una finestra
Spesso i termini infisso e serramento vengono utilizzati come sinonimi, ma la differenza è che l’infisso è l’intelaiatura incorporata nella parete, mentre il serramento è l’apparato che vi alloggia all’interno, che può essere una finestra, una porta, un oblò ecc. Un tempo la differenza era più marcata, mentre oggi si punta all’integrazione tra le varie componenti e tra queste e la parete, per migliorarne l’efficienza complessiva in termini di isolamento termico ed acustico.
Lo scopo di una finestra è permettere l’ingresso di luce, calore ed aria pulita, ma, allo stesso tempo, frenare il passaggio di rumori ed impedire la dispersione di energia termica verso l’esterno.
Proprio per evitare la dispersione termica, oggi, sono in commercio prodotti innovativi, detti infissi termici (o infissi a taglio termico), in cui tecnologia e metodi costruttivi dinamici caratterizzano ogni componente: telaio, serramento e vetro.
Ognuna di queste parti può possedere caratteristiche specifiche per assolvere diverse funzioni che, se combinate adeguatamente, danno come risultato una piena efficienza in termini di risparmio energetico.
Come funziona un infisso termico
Per comprendere meglio il funzionamento di un infisso termico, è utile risalire al concetto di trasmittanza, che è il parametro con cui si definisce l’efficienza di questi serramenti e che si trova nelle schede tecniche dei prodotti.
La trasmittanza termica (U) è la misura della dispersione del calore da parte di una superficie (porta, finestra, parete, solaio etc.) quando questa è sottoposta ad un gradiente termico (ad esempio, la differenza di temperatura fra esterno e interno) e si misura in W/m2K (ovvero Watt di energia termica dispersi da una superficie di materiale di un metro quadrato, per ogni grado Kelvin di differenza tra i due ambienti).
Naturalmente i serramenti sono costruiti in diversi modi e materiali, ma, in generale, la regola vigente è questa: più basso è il valore di trasmittanza, più alto sarà il potere isolante dell’oggetto/materiale preso in esame. Per dare un’idea, una finestra ben isolata ha un valore di U pari a circa 0,75 – 0,85 W/m2K.
Quindi, tornando alla finestra dell’esempio, ogni sua parte, dal profilato al vetro, sarà costruita con sistemi e materiali specifici che nel loro complesso contribuiranno al valore finale di trasmittanza del serramento e, dunque, all’isolamento termico dell’ambiente interno.
Telaio e serramento
Le tecnologie utilizzate per la costruzione di telai e serramenti sono diverse in base al grado di trasmittanza che si vuole ottenere ed in base alle tecniche dei produttori, ma, in generale, questi due elementi hanno alcune caratteristiche comuni.
Sono complementari e si congiungono perfettamente anche grazie a guarnizioni che non consentono passaggio di aria o acqua.
Vengono realizzati in materiali differenti e i più comuni sono:
- PVC: resistenti, isolanti, economici e con scarsa necessità di manutenzione;
- Legno: ottimo per le proprietà isolanti naturali, economico, ma con necessità di manutenzione ordinaria;
- Alluminio: è più costoso e, per natura, meno isolante, ma indubbiamente più resistente, versatile, leggero, duraturo e non richiede manutenzione. Per queste ragioni è molto utilizzato.
Esistono serramenti che uniscono le eccezionali proprietà del legno alla robustezza dell’alluminio, grazie ad uno specifico rivestimento di questo metallo nella faccia esterna oppure che sono in legno all’interno e in alluminio all’esterno.
La struttura interna può essere continua, nel caso del legno, o costituita da un insieme di intercapedini oppure può essere integrata con altri materiali isolanti dando luogo a differenti tipi di isolamento.
Le finestre meno efficienti forniscono il cosiddetto taglio freddo, che non permette un grande isolamento a causa della continuità del materiale, spesso termoconduttore come l’allumino, dall’esterno all’interno dall’abitazione.
Invece, nelle finestre di nuova generazione, spesso realizzate con profilati in alluminio, si produce il taglio termico, che, grazie all’inserimento di materiali non conduttori nell’infisso, crea una discontinuità dei materiali metallici e non permette la creazione di ponti termici tra l’esterno e l’interno.
In più, esiste la tecnologia del giunto aperto, ovvero un sistema che permette, attraverso un gioco di regolazione automatica della pressione interna del profilato, di espellere da piccoli fori l’acqua che dovesse penetrare all’interno dell’infisso.
Colore e superficie del profilato, inoltre, hanno un’influenza sulla quantità di calore immagazzinato dall’infisso.
L’importanza del vetro
Anche il vetro, ovviamente, ha un ruolo importante e, in base alle esigenze, è prodotto in varie tipologie per assolvere determinate funzioni. Principalmente esistono:
- vetri ad isolamento acustico – hanno proprietà tali da attenuare disturbi sonori e rumore di fondo;
- vetri basso emissivi – adatti e disposti in modo tale da bloccare la dispersione del calore nei mesi invernali. Generalmente, infatti, vengono montati sul lato nord della casa;
- vetri selettivi – oltre a mantenere la temperatura, hanno la proprietà di riflettere la radiazione solare e il calore, quindi sono adatti ad essere montati sul lato sud della casa.
Non si tratta di semplice vetro o del classico “doppio vetro” delle vecchie finestre, ma di strutture composte da due o più lastre di vetro che formano spazi, detti vetro camere, riempiti con appositi gas, come argon o kripton, che aumentano il potere isolante. Queste camere sono inserite nei profilati con tecniche e materiali in grado di assorbire l’umidità e non far formare condensa.
Costi degli infissi termici
È evidente che la varietà di tipologie, materiali, di apertura e metodologia di costruzione e montaggio di un infisso impedisca di dare un dato preciso sul costo di questi sistemi. Tuttavia possiamo dare un’indicazione, ad esempio, per una finestra che abbia dimensioni 100 x 100 cm, che comprenda il vetro isolante e il montaggio.
Iniziamo col ripetere che una finestra in alluminio è, generalmente, più costosa di una in PVC o legno e che un’anta scorrevole costa di più di una battente, che costa più di una fissa.
Possiamo dire che la finestra battente in alluminio delle dimensioni citate costa circa 450€/600€, mentre se fosse fissa, sempre con taglio termico, costerebbe circa 250€.
Il costo della stessa finestra battente, ma in PVC, si aggira attorno ai 100€/180€.
Se invece fosse in legno, in base all’essenza legnosa che viene scelta, possiamo andare dai 180 ai 300€ al metro quadro.
C’è, però, da considerare che per gli interventi per l’efficienza energetica è possibile richiedere la detrazione fiscale del 65% fino al 2017 e del 36% dal 2018, conservando le fatture, le ricevute di pagamento e una certificazione fatta dalla ditta che installa gli infissi per presentarli all’Enea entro 90 giorni dalla data di installazione degli infissi.
Il completamento del comfort
In conclusione, in una casa ecocompatibile ad alta efficienza energetica gli infissi termici completano l’opera e forniscono un contributo essenziale alla funzionalità del sistema, permettendo un grande risparmio in bolletta ed un elevato comfort abitativo, sia dal punto di vista dell’isolamento acustico, sia di quello termico.
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