Conto Termico 2021: Tutti i vantaggi per rendere le Case Efficienti

Conto Termico 2021: Tutti i vantaggi per rendere le Case Efficienti

Il Conto Termico è un’agevolazione prevista dallo Stato entrata in vigore il 3 gennaio 2013 e pensata per favorire tutti gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, esclusivamente per gli impianti di climatizzazione a uso invernale. Non si tratta di un beneficio concesso sotto forma di detrazione fiscale, ma di un rimborso vero e proprio elargito direttamente dal GSE (Gestore Servizi Energetici).

Il Nuovo Conto Termico 2.0: confermato per il 2021

I nuovi benefici economici, ribattezzati Conto Termico 2.0, entrati in vigore dal 2017 e prorogati fino al 2021, prevedono un contributo d’importo variabile in rapporto a:

  • la potenza nominale dell’apparecchio installato;
  • le ore in cui l’apparecchio è in funzione;
  • la posizione della nuova installazione (provincia e comune d’appartenenza);
  • le emissioni inquinanti rilasciate nell’atmosfera dal nuovo apparecchio.

In base a questi nuovi parametri di calcolo, un apparecchio ad alto rendimento e con scarsi livelli di emissioni nell’atmosfera, installato in un’area climatica molto fredda, potrà contare su un contributo maggiore rispetto a un dispositivo dalle performance inferiori e installato in una regione più calda.
In altre parole, più la caldaia o la stufa saranno efficienti, più elevata sarà la cifra che il Conto Termico potrà rimborsare.
I contributi poi saranno accreditati direttamente sul conto corrente di chi ha acquistato caldaie a biomassa e stufe che siano in possesso di particolari requisiti.
Soprattutto, i nuovi impianti di climatizzazione invernale dovranno essere installati in sostituzione di altre tipologie d’impianti più vecchi.

Conto Termico 2.0: chi può usufruire delle agevolazioni fiscali

Gli incentivi statali sono rivolti a:

  • soggetti privati (persone fisiche, imprese e condomini);
  • Pubbliche Amministrazioni (tra cui cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale, ex Istituti Autonomi Case Popolari, società cooperative sociali e altre a patrimonio interamente pubblico).

Conto Termico 2.0: distribuzione degli importi

Per i privati, l’incentivo erogato non può superare il 65% dei costi sostenuti. Gli importi fino a 5000 euro sono rimborsati in un’unica rata; importi superiori invece saranno distribuiti fino a un massimo di cinque rate annuali a cadenza costante.
Se poi la potenza del generatore è inferiore a 35 kW, l’incentivo sarà erogato in due rate; per potenze da 35 a 2.000 kW, le rate saranno cinque.

Per la Pubblica Amministrazione, invece, il rimborso delle spese sostenute è compiuto in un’unica soluzione anche per importi maggiori a 5000 euro. Inoltre l’accesso alle agevolazioni può essere chiesto anche attraverso prenotazione. In questo caso il rimborso avverrà in due tempi: un acconto al momento d’inizio lavori e il saldo finale a conclusione degli stessi.

Conto Termico 2.0: come usufruire delle agevolazioni fiscali

Accedere al Conto Termico è semplice: basta collegarsi al portale del GSE (www.gse.it) e seguire la procedura online. I documenti richiesti per trasmettere la richiesta di agevolazione sono:

  • fattura di acquisto della stufa a legna, della stufa a pallet o del termocamino (comunque alimentato a legna o a pallet);
  • certificazione di conformità e fattura relativa alla mano d’opera coinvolta nell’installazione del nuovo apparecchio;
  • scontrino di acquisto della legna da ardere o del pellet, unitamente all’attestato UNI EN 1491 classe A1 o A2.

Inoltre, sarà necessario dimostrare l’avvenuta sostituzione del vecchio apparecchio, provvedere attraverso l’ausilio di personale qualificato alla manutenzione annuale del dispositivo e degli scarichi e conservare le fatture relative ali interventi di manutenzione.

Conto Termico 2.0: gli interventi oggetto delle agevolazioni

Le agevolazioni fiscali previste dal Nuovo Conto Termico sono rivolte essenzialmente a due grandi gruppi d’interventi: quelli di piccole dimensioni di produzione energetica attraverso sistemi ad alta efficienza o da fonti rinnovabili e quelli d’incremento dell’efficienza energetica in immobili preesistenti.

1) Gli interventi di piccole dimensioni di produzione energetica attraverso sistemi ad alta efficienza o da fonti rinnovabili comprendono:

  • stufe, caldaie e termocamini a biomassa;
  • pompe di calore anche combinate per la produzione di acqua calda sanitaria e sistemi ibridi a pompe di calore;
  • impianti solari termici, utilizzati anche in abbinamento a tecnologia “solar cooling” per la climatizzazione estiva.

2) Gli interventi d’incremento dell’efficienza energetica in immobili preesistenti (riservati alle Pubbliche Amministrazioni) riguardano invece:

  • coibentazione pareti e coperture;
  • efficientamento dell’involucro:
  • installazione di schermature solari;
  • sostituzione dei serramenti;
  • illuminazione d’interni;
  • tecnologie di building automation (sistemi di gestione dell’edificio mirati al risparmio energetico);
  • sostituzione d’impianti preesistenti per la climatizzazione invernale con altri più efficienti, come ad esempio le caldaie a condensazione;
  • trasformazione degli immobili esistenti in “nZEB” (edifici ad energia quasi zero).

Conto Termico 2.0: edifici nZEB e case in legno

Un paragrafo a parte meritano le agevolazioni fiscali per chi intende realizzare una casa in legno o, più in generale, in bioedilizia. In questi casi, il Conto Termico rimborsa fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione dei cosiddetti Edifici a energia quasi zero (nZEB). Nella fattispecie, una casa in legno si presta perfettamente a raggiungere elevati standard abitativi a costi decisamente più contenuti rispetto a una classica costruzione in laterocemento. Inoltre, le pompe di calore e gli impianti di riscaldamento a biomassa sono una prerogativa di chi si affida al mercato delle case in bioedilizia, rappresentando la soluzione perfetta per il raggiungimento degli edifici nZEB.

Leggi Normativa Nuovo Conto Termico
Qui trovi la Modulistica GSE 

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