Sismabonus 2017

Sismabonus 2017: agevolazioni fiscali per case più sicure

Sempre più attenzione agli adeguamenti antisismici

Eccoci alla seconda puntata dell’approfondimento dedicato agli incentivi per l’edilizia stanziati dal governo per l’anno in corso. Come già detto nel precedente articolo, dedicato agli Ecobonus per la riqualificazione energetica degli immobili, la legge di Bilancio 2017 prevede importanti agevolazioni a favore degli adeguamenti antisismici per alcune categorie di immobili sul territorio nazionale.

I vecchi incentivi e le novità del 2017

Si tratta di un argomento al centro del dibattito politico, sociale ed economico italiano, a causa dei tragici eventi dell’ultimo anno, che hanno purtroppo reso nuovamente attuale e quanto mai emergenziale una problematica storica del nostro Paese.
E’ infatti già dal 2013 che lo Stato ha previsto detrazioni fiscali del 65% volte ad incentivare gli interventi di adeguamento antisismico, ma finora ne erano beneficiari solo gli edifici adibiti ad abitazione principale o a attività produttive ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) individuate dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003.

A partire da quest’anno invece, il sismabonus consentirà di detrarre una percentuale IRPEF per gli oneri relativi alla messa in sicurezza non solo degli edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive, ma anche delle seconde case e dei condomini che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

La nuova manovra ha quindi ampliato non solo le tipologie immobiliari coinvolte, ma anche i territori interessati dal bonus.

Percentuali di detrazione

Anche lo sgravio fiscale è stato aggiornato, articolandosi oggi in varie misure:

  • 50% di detrazione per i lavori svolti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, per le spese sostenute per l’adeguamento antisismico degli edifici ricadenti non solo nelle zone 1 e 2, (altissima e alta pericolosità sismica), ma anche nella zona 3 (a rischio moderato, in cui possono verificarsi terremoti, ma più raramente).
  • 70% di detrazione a partire dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per le famiglie e le imprese che effettuano interventi volti a ridurre il rischio sismico di singole unità immobiliari ricadenti nelle zone 1, 2 e 3, tali da determinare il passaggio ad una classe inferiore di rischio terremoto;
  • 75% di sgravio fiscale dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per gli interventi effettuati sulle parti comuni dei condomini e sull’intero edificio, tali da determinare il passaggio ad una classe inferiore;

 

Se gli interventi di miglioramento saranno tali da determinare il passaggio a 2 classi inferiori di rischio terremoto, secondo le linee guida che metterà a punto il Ministero delle Infrastrutture, la detrazione potrà arrivare all’80%, nel caso di abitazioni singole e all’85% per i condomini.

Il Sismabonus prevede infine una detrazione del 65% anche per le spese sostenute per la classificazione, la verifica e la certificazione sismica, anche nel caso non venissero svolti lavori.

Le soglie di spesa

Sia nel caso delle singole unità abitative che per i condomini, la soglia massima di spesa è di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno (se gli interventi consistono nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, si deve tener conto delle spese sostenute in quegli anni per le quali si è già fruito della detrazione). L’agevolazione è “stabilizzata” fino al 2021, sia per i condomini sia per le abitazioni singole.
L’Ecobonus 2017 e il Sismabonus 2017 non sono sommabili per i condomini.
A differenza dell’Ecobonus che viene spalmato in 10 anni, il Sismabonus andrà ripartito in 5 quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese.

Cessione bonus per condomini

Come già visto per il “bonus energetico”, i beneficiari, anziché fruire della detrazione, possono optare per la cessione del corrispondente credito a chi ha effettuato l’intervento o ad altri soggetti privati.

Per poter includere anche i condomini incapienti, il bonus potrà essere ceduto a imprese, ESCo (Energy Service Company) o altri soggetti diversi da banche e intermediari finanziari, con modalità che saranno poi chiarite dall’Agenzia delle Entrate.

Ricapitolando

In sintesi, le novità più importanti introdotte con il Sismabonus sono:

  • la possibilità di detrazione anche alle seconde case e alle attività produttive
  • estensione del diritto al bonus anche per chi si trova in zona sismica 3
  • detrazione in 5 anni e non più 10
  • possibilità di chiedere il bonus per interventi di classificazione e verifica sismica
  • estensione dell’agevolazione ai condomini

Le valutazioni sul miglioramento e le modalità di certificazione seguiranno le linee guida sulla classificazione sismica degli edifici, che sono in fase di studio e saranno rese note entro la fine di febbraio 2017.

 

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