Ecobonus 2017: riqualificare case conviene!

Ecobonus 2017: riqualificare casa oggi conviene!

Gli incentivi 2017 per case più ecologiche

Nel caso uno dei vostri propositi per l’anno appena iniziato fosse quello di riqualificare la vostra casa, sappiate che il 2017 è proprio l’anno giusto per affrontare questo passo. Grazie agli incentivi fiscali previsti dal governo, infatti, migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione e passare da una casa tradizionale ad una più efficiente ed antisismica, oggi conviene!

La Legge di Bilancio del 2017

Il Governo ha infatti posto gli interventi nell’edilizia tra i pilastri della legge di Bilancio per il 2017, concentrando su di essi gran parte degli investimenti pubblici, prevedendo detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione, di riqualificazione antisismica, di riqualificazione energetica, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, nonché credito d’imposta per strutture ricettive ed edilizia scolastica.
Con la manovra finanziaria sono stati stanziati 3 miliardi in tre anni, destinati ad una serie di misure pensate per le varie esigenze dei contribuenti:
Ecobonus, Sismabonus, Bonus ristrutturazioni, Bonus Mobili ed Elettrodomestici.

Oggi analizzeremo nel dettaglio gli Ecobonus e nei prossimi giorni parleremo degli altri strumenti.

Ecobonus 2017 per la riqualificazione energetica

Tra gli incentivi sopra elencati, le novità più interessanti riguardano senz’altro l’Ecobonus, ovvero il beneficio fiscale concesso ai contribuenti che investono nel miglioramento delle prestazioni energetiche della propria casa.
Per questo genere di interventi, infatti, la Legge di Bilancio conferma innanzitutto la detrazione fiscale del 65%, già prevista lo scorso anno, prorogandone la scadenza

  • al 31 dicembre 2017, per i lavori effettuati sulle singole unità immobiliari,
  • al 31 dicembre 2021, per gli interventi relativi agli edifici condominiali (e degli Istituti autonomi per le case popolari).

Detrazioni maggiorate per condomini e alberghi

Parallelamente, la manovra pianifica l’introduzione di incentivi più consistenti per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini e degli alberghi.
Gli interventi di efficientamento energetico a favore di questi edifici beneficeranno di bonus graduati in base all’entità dei lavori e ai risultati raggiunti: maggiore sarà l’adeguamento energetico e più alta sarà la riduzione IRPEF, sempre nel limite di spesa massimo di 40.000 euro per appartamento.

Partendo quindi dal 65%, come nelle singole abitazioni, per i condomini si potrà arrivare fino a detrazioni del

  • 70% delle spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica che riguardano il “cappotto”, ovvero “interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo”;
  • 75% “per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva” che consegua almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.

Interventi agevolati

Per chi volesse adeguare la propria abitazione in termini di efficienza energetica, tra i numerosi interventi ammessi troviamo quelli riguardanti l’ammodernamento dell’impianto di riscaldamento; il miglioramento termico dell’edificio; l’installazione di pannelli solari; la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale; l’acquisto di nuovi climatizzatori; l’installazione e la messa in opera di dispositivi domotici, preposti al controllo a distanza di impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda, climatizzazione delle unità abitative e così via.

I tetti di spesa

I limiti massimi di spesa incentivabile variano in base ai lavori effettuati. Si andrà da un minimo di 30.000 euro, per la sostituzione degli impianti di climatizzazione, a 60.000 euro per la coibentazione di pareti e soffitti, la sostituzione di finestre e serramenti e per l’installazione di pannelli solari, fino ad arrivare ad un massimo di 100.000 euro per interventi di riqualificazione energetica globale.
Come anticipato, il tetto massimo nel caso di interventi a livello condominiale è di 40.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ricordiamo che la detrazione IRPEF e IRES del 65% è applicabile alle spese sostenute per l’efficientamento energetico di edifici di qualsiasi categoria catastale.

Cessione dell’Ecobonus per condomini

L’Ecobonus prevede la possibilità per tutti i condomini di cedere il bonus non solo alle ditte che fanno i lavori, ma anche a soggetti terzi: “…a decorrere dal 1° gennaio 2017, in luogo della detrazione, i soggetti beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito“.
Il Governo, in questo modo, ha cercato di superare l’impasse di tanti condomini che non hanno la liquidità immediata per affrontare simili interventi.

Le modalità con cui effettuare la cessione saranno definite dall’Agenzia delle Entrate entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio. Le regole applicative dovrebbero quindi arrivare entro il 1° marzo 2017.

Beneficiari

La platea dei beneficiari dei suddetti incentivi è molto ampia. Poiché l’Ecobonus consiste in una detrazione IRPEF ed IRES, all’agevolazione sono interessati tutti i soggetti passivi IRPEF ed IRES (persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, i soggetti titolari di reddito d’impresa e le associazioni tra professionisti), residenti e non, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto dell’intervento.
Per gli interventi sulle parti comuni condominiali, tra le persone fisiche beneficiarie abbiamo in particolare i condomini, gli inquilini e coloro che hanno l’immobile in comodato. Per gli immobili in leasing, l’agevolazione spetta all’utilizzatore: la detrazione è commisurata al costo sostenuto dalla società concedente; non rilevano invece i canoni pagati dall’utilizzatore.
Possono infine fruire delle agevolazioni i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori.

Come usufruire dell’Ecobonus 2017

I meccanismi per usufruire dell’incentivo sono rimasti gli stessi dell’anno precedente. Tra i requisiti c’è la perizia obbligatoria degli edifici, per cui per ottenere lo sconto IRPEF, il condominio, deve richiedere il rilascio di una dichiarazione sostitutiva di certificazione e sulla quale l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico) effettuerà dei controlli a campione.
Inoltre, i contribuenti devono conservare tutta la documentazione inerente gli interventi e disporre delle fatture relative alle spese sostenute, il pagamento delle quali deve avvenire tramite bonifico bancario o postale parlante, ovvero contenente le indicazioni dei dati del richiedente, il codice fiscale del beneficiario e la causale del versamento.
La detrazione viene spalmata, come di consueto, su dieci quote annuali di pari importo.

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