Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2017

Bonus Mobili ed Elettrodomestici: come e quando è possibile usufruirne

Affrontiamo oggi l’ultimo dei Bonus Casa previsti dall’attuale Finanziaria, prorogato per l’anno in corso e con scadenza fissata al 31 dicembre 2017. Si tratta di una misura che riunisce una serie di detrazioni fiscali destinate ad arredi, mobili e grandi elettrodomestici, acquistati in seguito o contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2017

L’articolo 16 del Dl 63/2013, come modificato dal comma 2 della Legge di Stabilità, stabilisce che:

“ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui al comma 1 (art. 16 bis dpr 917/86, ndr) è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50% delle ulteriori spese documentate per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10 mila euro”.

Per essere detratto dalle tasse, l’acquisto di mobili e arredi deve essere quindi destinato ad un immobile già oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata al 50%. La detrazione non può invece essere cumulata con quella prevista dall’ecobonus, ossia nel caso l’immobile di destinazione sia oggetto di riqualificazione energetica agevolata al 65%.

Si potrà richiedere la detrazione fiscale nell’anno in corso per:

  • mobili ed elettrodomestici acquistati in concomitanza con interventi agevolati grazie al Bonus ristrutturazioni iniziati a partire dal 1° gennaio 2016 e proseguiti nel 2017;
  • arredi e mobili ad incasso acquistati a partire dal 1° gennaio 2017;
  • grandi elettrodomestici acquistati a partire dal 1° gennaio 2017.

Bonus elettrodomestici 2017

Nella categoria vengono compresi elettrodomestici uguali o superiori alla classe energetica A+, quali frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie. Per il forno la classe energetica ammessa è la A.
Sono comprese nell’incentivo anche le spese per l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda e climatizzazione delle unità abitative.

Bonus Mobili per arredi 2017

Nella categoria vengono compresi mobili per cucina, materassi, mobili per arredo domestico, sedie, poltrone, divani e tutti quei componenti destinati ad arredare l’unità immobiliare a seguito di lavori di ristrutturazione edile quali:

  • manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali;
  • manutenzione straordinaria su parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali;
  • restauro e risanamento conservativo su parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali;
  • ristrutturazione edilizia su parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
  • ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi se sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

Limiti spesa e tempi del rimborso

Il Bonus mobili ed elettrodomestici permette di acquistare arredi fino ad un massimo di spesa di 10.000 euro, con sconto IRPEF del 50%, considerato, per gli interventi effettuati nel 2016 o per quelli iniziati nel 2016 e proseguiti nel 2017, al netto delle spese sostenute nel 2016 per le quali si è fruito della detrazione.
Il rimborso della spesa sostenuta viene ripartito in 10 rate annuali di uguale importo, a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese.

Beneficiari

L’incentivo spetta a tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, residenti in Italia e all’estero, in qualità di:

  • proprietari dell’immobile;
  • usufruttuari di abitazione o superficie;
  • nudi proprietari;
  • affittuari;
  • titolari di un contratto in comodato d’uso;
  • soci di cooperative;
  • imprenditori individuali, solo se l’immobile non è considerato bene strumentale;
  • società semplice, in nome collettivo, in accomandata semplice o soggetto equiparato, imprese familiari se immobile non è per uso strumentale.
  • coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado sempre se conviventi con il proprietario o con chi possiede l’immobile oggetto della detrazione.

In presenza di un contratto preliminare, il bonus spetta anche ai futuri proprietari, se i lavori vengono eseguiti a loro carico o se è stato registrato il compromesso.
Infine, spetta anche ai contribuenti che effettuano da soli i lavori sull’immobile, in tal caso le spese da portare a detrazione saranno limitate a quelle relative all’acquisto dei materiali utilizzati e ai mobili.

Documenti da produrre

Per poter usufruire di questo incentivo e detrarre così il 50% della spesa dalla dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o Unico, il beneficiario deve dimostrare innanzitutto di aver effettuato la ristrutturazione mediante documentazione relativa sia agli interventi realizzati nell’abitazione che alla copia dei bonifici effettuati per compiere tali opere, in sintesi:

  • dichiarazione di Inizio Lavori da inviare all’Agenzia delle Entrate;
  • domanda di accatastamento se si tratta di immobile non censito;
  • pagamenti IMU;
  • delibera Assemblea approvazione Lavori;
  • dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori;
  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti di aver eseguito lavori compresi nel bonus ristrutturazioni;
  • comunicazione ASL con i dati del committente, della tipologia di lavori intrapresi e dell’impresa che li esegue.

Bonus condizionatori 2017

Un approfondimento a parte va fatto per i condizionatori, per cui è previsto una detrazione ad hoc, sia in presenza che in assenza di ristrutturazione edilizia, nel caso si tratti di impianto a pompa di calore, ovvero valido sia per il raffrescamento estivo che per il riscaldamento invernale.
In altre parole la sostituzione di un vecchio condizionatore o l’installazione di uno nuovo dà sempre diritto a detrazioni che variano però a seconda del modello di impianto e del tipo di intervento in cui si inseriscono. Questa agevolazione può infatti essere richiesta in “autonomia” o rientrare nel bonus ristrutturazione, nell’ecobonus o nel semplice bonus mobili ed elettrodomestici.
In tutti i casi l’IVA è ridotta al 10%.

Condizionatore + Bonus Ristrutturazione

Nel primo caso, quando cioè l’installazione del condizionatore è contestuale alla realizzazione di opere di ristrutturazione specifiche nell’abitazione o nelle parti comuni degli immobili residenziali, spetta la detrazione del 50% sul prezzo di acquisto  per un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro fino al 31 dicembre 2017.  Per fruire di questo sgravio fiscale non occorre che il condizionatore acquistato sia ad alta efficienza, ma è necessario che sia mirato al risparmio energetico, all’integrazione o sostituzione dei condizionatori preesistenti con impianti dotati di pompa di calore.

Condizionatore + Ecobonus

In questo secondo caso, a differenza di quanto appena visto, il condizionatore con pompa di calore acquistato dovrà essere ad alta efficienza e dovrà andare a sostituire l’impianto di riscaldamento esistente. Solo così si potrà usufruire di una detrazione del 65% con un tetto di spesa massimo pari a 46.154 euro, di cui potranno beneficiare sia i cittadini che le imprese, sia per abitazioni private (prime case e non) che per uffici e locali commerciali.

Condizionatore + Bonus mobili ed elettrodomestici

Come visto in apertura, in questo caso è prevista una detrazione 50%, quando si realizza una ristrutturazione edilizia straordinaria su singole abitazioni o condomini, è possibile fruire della detrazione se si acquistano mobili e grandi elettrodomestici, compresi i condizionatori classici (non a pompa di calore).

In assenza di Ristrutturazione

Anche se non vengono effettuati lavori di ristrutturazione, è possibile comunque fruire dell’agevolazione fiscale del 50% per l’acquisto di un condizionatore con pompa di calore da installare in singole abitazioni o condomini, solo però se la casa è adibita ad abitazione principale del soggetto dichiarante.

Conclusioni

Alla luce di tutti gli incentivi previsti dal governo per chi decidesse di riqualificare, ristrutturare, riarredare e modernizzare la propria casa, possiamo dire che il 2017 è l’anno giusto per dare una svolta green alla propria quotidianità, non solo al fine di ottimizzare le prestazioni della propria abitazione, ma anche per contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, degli sprechi energetici e, non da ultimo, per migliorare la propria esperienza dell’abitare.

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