Legno e muratura: mercati a confronto

Il Mercato delle Case in Italia: Legno e Muratura a confronto

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Legno e Cemento a confronto

Nuove costruzioni in legno e in cemento in Italia

L’acquisto o la costruzione della casa è sempre un momento delicato ed importante nella vita di un individuo e spesso ci si chiede come si possa trasformare questa scelta, dettata principalmente da una necessità, in un investimento a lungo termine. Per riuscirci è necessario aver chiare le proprie esigenze ed essere informati sull’andamento del mercato delle case.

In questo articolo confronteremo dunque il mercato delle case tradizionali con il mercato delle case ecologiche in legno, per avere una panoramica più ampia sull’argomento bioedilizia in Italia.

Facciamo un testa a testa tra i due mercati, in un settore fondamentale per il Paese. Quali sono le differenze ad oggi tra questi due tipi di edilizia? Cosa sta accadendo in questo momento?

Il mercato delle case tradizionali

Il mercato dell’edilizia nel nostro Paese sembra essere finalmente uscito dalla crisi, secondo quanto sostenuto nel Rapporto 2016 sul sistema delle costruzioni in Italia di Federcostruzioni, presentato lo scorso Ottobre al SAIE di Bologna.

Un piccolo incremento nella produzione

Dopo molti anni in perdita, per il 2016 si stima infatti che la filiera edilizia registrerà un piccolo incremento del valore della produzione, pari allo 0,7%, sebbene l’inizio dell’anno abbia segnato ancora numeri negativi, anche se in piccole percentuali: – 0,1% nei primi mesi del 2016, dopo – 0,5% alla fine del 2015.

Secondo la Federconsumatori, anche se il 2015 ha visto delle riduzioni produttive nel mercato dell’edilizia, ci sono segnali di una possibile ripartenza per tornare a crescere nel prossimo futuro.

 

Incentivi per la riqualificazione degli immobili

Un altro dato importante viene dall’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, secondo la quale i dati relativi al mercato delle costruzioni nei primi mesi del 2016 registrano alti e bassi e anche per il 2017 si teme possano ripetersi valori negativi.

In questo quadro altalenante a fare da vero traino sono le ristrutturazioni e le riqualificazioni del patrimonio edilizio: gli investimenti in riqualificazione degli immobili, in particolare, a fine anno dovrebbero aumentare di 1,3 miliardi, ossia l’1,9% in più rispetto al 2015, anche grazie agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico, già previsti dalla Legge di Stabilità per il 2015 e prolungati fino a Dicembre 2016.

(Fonte www.edilportale.com).

 

“La ripartenza dell’edilizia è fondamentale anche secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che auspica una politica di investimenti da parte del Governo e suggerisce misure per risparmio energetico, benessere abitativo, interventi contro dissesto idrogeologico e sismico.”

(Fonte www.pmi.it)

 

Il mercato delle case in legno

Il mondo delle case in legno sta sicuramente vivendo un netto aumento di interesse nel nostro Paese, non solo nelle Regioni del Nord, ma anche al Centro e al Sud.

Un settore in crescita

Dal 2010 al 2014, in controtendenza rispetto al settore edile tradizionale, la produzione italiana di edifici in legno ha osservato una crescita del 7,7%, mettendoci al 4° posto nella lista dei produttori in Europa.

Si registra inoltre una notevole evoluzione per quanto riguarda la costruzione di edifici realizzati in materiale ecosostenibile: non si tratta più di un utilizzo del legno limitato a singole parti (es. tettoie o pergolati), ma di un impiego a largo spettro, con edifici interamente realizzati con questo materiale naturale, sia nell’edilizia residenziale, sia in quella industriale e commerciale.

 

Le ragioni della crescita

Uno dei motivi che hanno dato la spinta al mercato della bioedilizia è purtroppo rappresentato dall’aumento di urgenze di tipo ambientale, dai terremoti al surriscaldamento globale ad una più cosciente volontà di passaggio da fonti esauribili a fonti rinnovabili.

Altra ragione è di tipo economico, in quanto costruire in legno significa risparmiare sui costi di gestione e anche sui consumi a lungo termine. (I Vantaggi di Una Casa Passiva e Gli Incentivi Fiscali)

 

I dati del 2015

Questo consolidamento di settore emerge chiaramente dal Rapporto Case ed Edifici in Legno 2015 dedicato al mercato italiano e realizzato dal Centro Studi Federlegno Arredo.

Vediamo qualche numero: oltre 3.000 edifici costruiti in Italia nel 2014, il 90% dei quali nel settore residenziale, per un fatturato complessivo di 658 milioni di euro.

(Fonte www.qualenergia.it)

Questi dati sembrano provare quanto sostenuto da Emanuele Orsini, presidente di Assolegno, secondo il quale “oggi gli edifici in legno non sono più una nicchia bensì un segmento di mercato”.

 

Previsioni per il futuro

In attesa dei rapporti completi relativi al 2016, è possibile ad oggi affermare che la bioedilizia sia destinata a proseguire col suo andamento positivo anche in futuro, sviluppando possibilità di mercato sempre maggiori, grazie anche alle politiche nazionali ed europee volte a sostenere e promuovere la green economy.

(Fonte www.statigenerali.org)

 

 

 

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